martedì 21 giugno 2011

Giustizia con la violenza??

La più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che dà vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica. 
Martin Luther King



Se noi spogliassimo il termine “violenza” da qualsiasi tipo di giustificazione etica, politica, ideologica e la riducessimo invece ad una mera manifestazione istintiva, legata alla cieca passione dell'individuo, allora scopriremmo che tutto nasce da un fattore fisico, da un istinto dionisiaco incontenibile. Ma come si fa ad essere accecati da questa passione senza lasciare parlare la nostra parte sensibile che ci contraddistingue dal mondo animale..? Com'è possibile che “persone” deputate a mantenere l'ordine possano sentirsi in dovere di togliere la vita ad un ragazzo disarmato? Avere in mano un'arma legittima ad usarla a nostro piacimento per soddisfare un nostro istinto arcaico? No. Questo è quello che è successo in Pakistan ad un ragazzo disarmato, Sarfaraz Shah, accusato di avere rubato e per questo lasciato in balia della violenza di “uomini”, se così possiamo definirli, che senza capire la situazione o per lo meno senza nemmeno garantirgli i minimi diritti, hanno deciso di fare “giustizia” in modo sbrigativo per strada, con un colpo di fucile. Come può una persona decidere di far morire una persona così? Ma soprattutto chi ha il diritto di togliere la vita ad una persona disarmata, che non costituisce pericolo? Purtroppo questo fatto rappresenta una piccola parte della realtà, se si pensa al numero spropositato di persone che, a causa di guerre e regimi, muoiono tutti i giorni allo stesso modo senza vedersi garantiti quei diritti civili necessari per poter dire di vivere una vita degna di questo nome.

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