Quest'oggi vi presento una città
che mi ha stupita e affascinata, tanto da volermi cimentare a
studiarne la lingua, il tedesco. La città in questione è una delle
capitali più in vista del panorama europeo, Berlino. E' una città
che ha conosciuto lo splendore durante l'apice del potere nazista e
la decadenza della Guerra Fredda con la creazione del muro, per poi
risorgere dalle sue ceneri come l'Araba fenice.
Venendo all'organizzazione del viaggio,
munitevi di Lonely Planet, la guida secondo me migliore. Poi per
quanto riguarda il volo aereo vi consiglio di prenotarlo su
www.edreams.it, su questo
portale potrete scegliere a seconda delle vostre esigenze e orari
quale combinazione fa più al caso vostro, io personalmente ho volato
con una compagnia low cost e mi sono trovata benissimo. Passando
all'alloggio vi consiglio di visitare questo sito:
www.ferienwohnung-24-berlin.com.
Qui potrete scegliere tra una vastissima scelta di appartamenti di
vari prezzi. Consiglio l'appartamento perché conviene economicamente
e poi perché dà la possibilità di sentirsi ancora più immerso
nella realtà metropolitana di Berlino. Io avevo trovato un
appartamento molto carino con balconcino su un cortile caratteristico
nei pressi di Alexander Platz. Per spostarsi dall'aeroporto
Schoenefeld al centro basta prendere o S o U-bahn che si trovano
appena fuori dall'aeroporto sulla sinistra. Prima di partire meglio
avere una cartina della rete metro di Berlino. Fate subito
l'abbonamento settimanale (7-Tagekarte) AB che costa 25,40euro. Ora
che ci siamo sistemati vi passo in rassegna tutti i posti che vale la
pena visitare. Arrivata in città all'una di notte, un po' tramortita
nonostante il viaggio molto breve, vedo attorno a me la metropoli
ancora sveglia, gruppi di ragazzi che ridono probabilmente dopo aver
fatto una capatina alla birreria vicina. Le pozzanghere riflettono i
palazzi e le luci al neon di alcune insegne. Arrivata in appartamento
sprofondo in un sonno profondo ancora incerta sul cosa aspettarmi da
questa nuova città. Alla mattina un sole estivo spazza via le
incertezze e il brutto tempo e mi carica di energia. Tappa al
supermercato per comprare le provviste, alla Galeria Kaufhof di
Alexander Paatz, un supermercato ultra fornito e ultra ordinato. Ma
adesso basta è tempo di esplorazioni, allora via per la città. La
cosa che mi colpisce fin da subito è la gente, per la maggior parte
costituita da giovani. Il mezzo preferito per muoversi è la
bicicletta o l'efficentissima metropolitana. Prima tappa nel cuore
della capitale al Mitte-Centro storico con tappa al Reichstag, il
parlamento tedesco con la sua cupola di vetro. Un consiglio..per
poter visitare il parlamento è necessario inviare una mail per
prenotare la vostra visita a questo indirizzo:
besucherdienst@bundestag.d,e
per sapere cosa scrivere nella mail vi rimando a questo link:
http://www.viaggioblog.it/blog/visitare-parlamento-tedesco/.
Altra visita obbligata è quella della Porta di Brandeburgo, un
monumento carico di significato, passandoci sotto sembra di respirare
la storia della città. Nei pressi, da visitare è il monumento in
memoria delle vittime ebree in Europa, l'Holocaust Mahnmal, un
labirinto costituito da 2711 blocchi di cemento rettangolari di varie
altezze. A prima vista probabilmente potrebbe sembrarvi di poco
impatto ma incominciate a girare per il labirinto e comprenderete a
poco a poco la complessità del progetto e vi lascerete emotivamente
trasportare dalla freddezza dei muri e dalle ombre che si animano.
Per assaggiare il sapore della Berlino regale del passato visitate
Under den Linden, il più famoso viale della città che si estende
per 1,5 km e che vi conduce dalla Porta di Brandeburgo allo
Schlossbrucke. Lo Schlossbrucke conduce all'isola sulla Sprea, sulla
quale si trova l'isola dei musei: Pergamon Museum, Altes Museum, Nues
Museum, Alte Nationalgalerie.. Spostiamoci al Mitte Scheunenviertel,
il vecchio quartiere ebraico di Berlino. Guardandolo ora è difficile
credere che fosse un quartiere trascurato e povero fino alla
riunificazione. Oggi è diventata un luogo di attrazione turistica
anche per i numerosi cortili restaurati diventati bar ma soprattutto
come quartiere frequentato dai visitatori della Neue Synagogue, che
con la sua cupola dorata scintillante è diventata il simbolo della
rinascita della comunità ebraica di Berlino. Da visitare
assolutamente è il quartiere Hackesher Markt. Girando per le strade
del quartiere sono “inciampata” per caso in un piccolo cortile,
nascosto e con poca luce. Entrata mi sono ritrovata in un luogo
carico di significato e di verità. Qui si trova infatti un ex
laboratorio-fabbrica di scope e spazzole, ora diventato museo,
mantenendo però la struttura originale e parte dell'arredamento
della fabbrica, in cui Otto Weidt nascose un'intera famiglia ebrea.
Otto Weidt si era impegnato, corrompendo ufficiali della Gestapo, a
salvare il maggior numero possibile di ebrei. Una visita veramente
toccante che vi consiglio di fare. Per catapultarci invece in una
realtà urbana moderna, emblema del rinnovamento urbano della città
andiamo a Potsdamer Platz ed al suo Sony Center, il cui punto
centrale è caratterizzato da una struttura architettonica in vetro a
forma di tenda, sostenuta da travi d'acciaio posizionati a raggio.
All'angolo invece tra Frierichstrasse e
Zimmerstrasse vi troverete nel principale punto di passaggio per gli
alleati o stranieri che grazie ad un permesso avevano la possibilità
di transitare tra le due Berlino dal 1961 al 1990, il Checkpoint
Charlie. Aggirandovi nei dintorni potrete ritrovare pezzi del famoso
Muro, di cui rimane ormai poco. Per quanto riguarda invece la vita
notturna, a Berlino c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma vi
consiglio di andare nel quartiere Turco, che alla sera si trasforma
lasciando spazio ai bar e locali sulla strada, a concerti
improvvisati e feste. Parlando di cibo, non aspettatevi molto,
troverete soprattutto curry-wurstel e birra.. Il bello del viaggiare
però è lasciare qualche volta in borsa la guida e lasciarsi
prendere dalle lunghe passeggiate alla scoperta di persone e luoghi
nascosti e inaspettati.